Disclaimer grafico

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lunedì 14 maggio 2007

Eloquens

Inizia lo spettacolo. Siete caldi? Fatevi sentire.
Ragazzi miei, qui ci stanno prendendo tutti in giro. E' giunto il momento di dire come stanno le cose. E' tempo che tutti sappiano la verità, e noi siamo qui per dirla, forte e chiara.
Non ci sono più le mezze stagioni. Non è il caldo, è l'umidità. Non si trova più un parcheggio. Il calcio di una volta era più lento ma più tecnico. Si stava meglio quando si stava peggio. Gli esami non finiscono mai. Qui una volta era tutta campagna. Quando si ha sete non c'è niente di meglio di un buon bicchiere d'acqua. Una volta i cibi erano più sani. I marocchini ai semafori guadagnano 500 euro al giorno. Ai miei tempi ci si divertiva con un niente. Ora i giovani hanno tutto e non sviluppano la fantasia. Non c'è più religione. Non è per i soldi, è per il principio. E' tutta colpa del buco dell'ozono. Nessuno ti regala niente. L'omosessualità va contro natura. Io facevo 30 chilometri al giorno sotto la neve per andare a scuola. Il mondo dello spettacolo non perdona. Si comincia con lo spinello, si finisce con l'eroina. L'età vera è quella che uno si sente. L'importante è essere belli dentro. I neri hanno il ritmo nel sangue. E' tutto un magna magna. I concorsi sono tutti truccati. Io il Tg4 lo guardo perché mi diverte. I politici sono d'accordo solo quando devono aumentarsi lo stipendio. Quello che prima pagavi cinquemila lire ora costa 5 euro. Le donne maturano prima degli uomini. Le donne non sanno guidare. Se non la dai non arrivi da nessuna parte. E' capace ma non si applica. E' il pensiero quello che conta. Da un giorno all'altro si passa dal costume da bagno alla pelliccia. E' più difficile far ridere che far piangere. Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno. Il servizio militare ti forma. La nuova Miss Italia non vale niente. Io a letto con te non vengo perché per me sei come un fratello.

Dove andremo a finire.

venerdì 11 maggio 2007

La foto del venerdì - 4

Gli omini Lego sono delle Entità Superiori, dobbiamo farcene una ragione.









mercoledì 9 maggio 2007

Il lavandino dei violini

NB: quello che segue è un argomento scomodo, e spesso tabù. Non ne capisco il motivo, quindi ne parlerò con estrema tranquillità.

A mio parere la civilizzazione (e civiltà) di un Paese può essere determinata in maniera molto precisa dalla presenza o meno nelle case dei suoi abitanti di un oggetto tanto semplice quanto significativo: il bidè.
Lascia increduli scoprire che quasi da nessuna parte al mondo se ne fa uso. In Europa gli unici Paesi dove questo compagno inseparabile può essere trovato in quasi ogni bagno sono l'Italia (of course) insieme alla Spagna, Portogallo e Grecia. E' un grande assente invece nei Paesi del terzo mondo, come l'Africa, la Francia*, la Gran Bretagna e gli USA. Fuori dal'Europa è presente in America Latina e da qualche parte in Asia (ad esempio in Jap, dove esistono perfino modelli di water con bidè integrato. I giapponesi devono sempre strafare).
La cosa divertente è che le persone che hanno sempre fatto uso del bidè trovano estremamente difficile abituarsi a farne a meno (se vanno all'estero, ad es.), e considerano gli abitanti dei Paesi dove il bidè non c'è zozzi e dalla scarsa igiene. Viceversa le persone che non hanno mai conosciuto il bidè non hanno la più pallida idea di cosa sia** e di come si usi***, e considerano zozzi e dalla scarsa igiene quelli che lo usano. E' chiaro, dal loro punto di vista chi usa il bidè si fa poco spesso la doccia. Il bidè come surrogato della doccia. Quindi per loro 1 seduta al water è sempre seguita da 1 doccia? Manco per il cazzo, mica è sempre possibile. Nei casi in cui non è possibile si va di carta igienica e via****. Boh, io rimango del parere che gli zozzoni siano loro...

* che pure ha dato il nome all'oggetto (significa cavalluccio). E' estremamente comico andare a leggere la voce bidet nella versione francese di Wikipedia, che presenta una piccola differenza rispetto alle versioni italiana e inglese: qui la Francia viene elencata insieme a Italia, Spagna, Portogallo e Grecia nella lista dei Paesi europei che fanno largo uso del bidè. Largo uso? Largo uso?? In Francia??? Ma non fatemi ridere! Mai visto un bidè in Francia! Non hanno né la Coppa del Mondo né il bidè.
** Dal Wikipedia inglese: "Coloro che non sono familiari con il bidet spesso lo confondono per un orinatoio, un water o perfino per una fontana d'acqua". Per una fontana?!?!
*** Sapevate che il bidè si può usare in due modi diversi? Faccia al muro o spalle al muro. Io non lo sapevo (una notizia che non mi farà dormire la notte), l'ho sempre usato nel primo modo. Pare che invece dipenda da che zona dei genitali ti devi lavare. Bah, a mio parere faccia al muro si riesce a raggiungere tutto, mentre spalle al muro è alquanto scomodo da gestire. Secondo alcuni si usa spalle al muro se si indossano i pantaloni, perchè non si riesce a cavalcarlo. Boh...
****
Dal Wikipedia francese: "In Francia il bidet non è generalmente utilizzato per la pulizia dell'ano dopo la defecazione (ciò che viene compiuto dalla carta igienica), ma per un lavaggio ulteriore opzionale o per un'igiene del corpo giornaliera". Notate l'arte nell'uso dell'espressione "lavaggio ulteriore opzionale". Io questa frase la interpreto così: i francesi sono fra i popoli che possiedono il bidè (a detta loro) ma NON ne fanno ugualmente uso. Quando si è zozzi dal midollo...

venerdì 4 maggio 2007

La foto del venerdì - 3

Da quando ho capito che è possibile prendere multe parcheggiando sopra i marciapiedi o le strisce pedonali, ci sto *vagamente* più attento. Nonostante ciò, il mondo continua a essere pieno di idioti che parcheggiano da idioti (probabilmente impuniti):
























































I cartelli, dopotutto, sono a loro volta redatti da idioti:

giovedì 3 maggio 2007

Scambierebbe il suo fustino con due economici?

I pubblicitari stanno osando sempre di più, sempre e sempre di più. Ma a parte il ricorso ai riferimenti sessuali più o meno espliciti, quello che mi spaventa è la preoccupante crescita delle pubblicità di tipo goliardico. E' recente l'ultima di una nota marca di cingomme, in cui uno scoiattolo sventa un incendio facendo ricorso ai propri gas intestinali (che per motivi presumibilmente legati al chewing gum sono capaci di spegnere l'incendio, anziché alimentarlo ulteriormente). Tutto questo dovrebbe sembrare divertente, agli occhi dei creativi, compreso il rumore finale che chiude lo spot (indovinate: un altro peto. Uh, che ridere!). Beh, molto bello, ma non vedo il nesso con la cingomma, se non l'idea che masticarla può provocarmi aerofagia e le sue conseguenze (il che è perfino vero, ma non va a vantaggio del prodotto). D'altronde i pubblicitari sono delle entità misteriose, per le quali uno vedendo questo dovrebbe venirgli voglia di comprare questo.

A volte il messaggio arriva. Non dico che funziona, ma almeno arriva. Accade nel fronte delle pubblicità progresso, ad esempio, dove si impiegano immagini forti. Contro l'AIDS è più efficace questa francese, quest'altra sempre francese o questa tedesca?

PS: se per motivi che non voglio scoprire avete nostalgia delle pubblicità anni '80 come questa e questa (si osava già da allora*), fate un salto in questo simpatico sito. Erano proprio altri tempi**.
Non perdetevi la chicca di questo spot istituzionale a favore della birra, dove Renzo Arbore si mette alla guida dopo aver trangugiato una 0,40...

* per quanto oggigiorno pubblicità come queste sarebbero di una castità imbarazzante.
** Se rifacessero oggi il famoso spot dello scambio dei fustini di detersivo, come risposta alla domanda del titolo molto probabilmente userebbero questa frase: "Cosa?? Ma va' a cagare!"