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martedì 13 novembre 2007

A me del calcio

L'ultimo recente episodio di cronaca nera legato al calcio rappresenta l'ennesima conferma che il calcio di un certo livello non è più uno sport, non lo è più da parecchio. E' business, merchandising, politica, immagine da un lato, una droga che ottenebra le menti dall'altro. Gli ultras è gente che vive per il calcio (come se il calcio fosse un valore per cui vivere), gente che a causa di una malformazione particolare ancora da studiare non è in grado di far stare contemporaneamente nel cervello calcio e sangue, calcio e buon senso, calcio e civiltà. Quindi per definizione l'ultrà è contro la polizia, contro l'intera categoria, colpevole di limitare la sua libertà di espressione (ammesso che i fumogeni, gli insulti, le battaglie contro la tifoseria avversaria, a sua volta colpevole di non tifare l'unica squadra che è permesso tifare ovvero quella dell'ultrà, abbiano qualcosa a che fare con l'esprimersi). Per questo, dopo l'uccisione di Gabriele Sandri, la massa ultrà ha dato sfogo alla sua rabbia con una incivile guerriglia fuoco&fiamme. Rabbia? Rabbia per cosa? Quasi nessuno di loro conosceva Gabriele Sandri e a quasi nessuno di loro frega seriamente qualcosa della sua morte, della morte di Gabriele Sandri in quanto Gabriele Sandri. A loro frega della morte di Gabriele Sandri in quanto tifoso, diventano ciechi di rabbia perché La Polizia uccide I Tifosi (non perché un poliziotto ha ucciso un tifoso).
E ora il via al carosello del già sentito e già vissuto: fermiamo il calcio per un anno, vietiamo le trasferte, raddoppiamo i controlli, chiudiamo gli stadi. Bah, tutti i fiumi di parole che si spenderanno in questi giorni sono vacui, tra due settimane il campionato riprenderà come sempre e come sempre sarà tutto di nuovo come prima.
Io nel mio piccolo contribuisco a mio modo, non seguendo il calcio.
Quand'è che il gioco della scopa e il gioco della bottiglia diventeranno sport olimpici?

1 commento:

Anonimo ha detto...

il calcio ormai è un prodotto che stà perdendo il suo interesse,purtroppo dato che è uno sport bellissimo, ma dopo Farsopoli è una escalation di obrobri l'ultimo dei quali si è verificato domenica, sia mattina che sera, gravissimo l'errore del poliziotto che se tutto sarà confermato merita di essere punito, molto gravi le reazioni spropositate di gente che vive in curva e che pensa che quel luogo sia una sorta di zona franca in cui tutto è amesso e tollerato, con le evidenti complicità delle società e dei giocatori, la morale qual'e' meglio il wrestling dove tutto è già deciso ma sembra vero, a differenza del calcio dove è tutto vero ma sembra già deciso!!!!