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giovedì 3 maggio 2007

Scambierebbe il suo fustino con due economici?

I pubblicitari stanno osando sempre di più, sempre e sempre di più. Ma a parte il ricorso ai riferimenti sessuali più o meno espliciti, quello che mi spaventa è la preoccupante crescita delle pubblicità di tipo goliardico. E' recente l'ultima di una nota marca di cingomme, in cui uno scoiattolo sventa un incendio facendo ricorso ai propri gas intestinali (che per motivi presumibilmente legati al chewing gum sono capaci di spegnere l'incendio, anziché alimentarlo ulteriormente). Tutto questo dovrebbe sembrare divertente, agli occhi dei creativi, compreso il rumore finale che chiude lo spot (indovinate: un altro peto. Uh, che ridere!). Beh, molto bello, ma non vedo il nesso con la cingomma, se non l'idea che masticarla può provocarmi aerofagia e le sue conseguenze (il che è perfino vero, ma non va a vantaggio del prodotto). D'altronde i pubblicitari sono delle entità misteriose, per le quali uno vedendo questo dovrebbe venirgli voglia di comprare questo.

A volte il messaggio arriva. Non dico che funziona, ma almeno arriva. Accade nel fronte delle pubblicità progresso, ad esempio, dove si impiegano immagini forti. Contro l'AIDS è più efficace questa francese, quest'altra sempre francese o questa tedesca?

PS: se per motivi che non voglio scoprire avete nostalgia delle pubblicità anni '80 come questa e questa (si osava già da allora*), fate un salto in questo simpatico sito. Erano proprio altri tempi**.
Non perdetevi la chicca di questo spot istituzionale a favore della birra, dove Renzo Arbore si mette alla guida dopo aver trangugiato una 0,40...

* per quanto oggigiorno pubblicità come queste sarebbero di una castità imbarazzante.
** Se rifacessero oggi il famoso spot dello scambio dei fustini di detersivo, come risposta alla domanda del titolo molto probabilmente userebbero questa frase: "Cosa?? Ma va' a cagare!"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La pubblicità è l'anima del commercio lo dicono anke quelli ke nn capiscono un bel nulla di entrambe le cose, ma ormai si stà esagerando pur di associare qualke musica o immagine al prodotto ke si cerca d vedere si cade nel volgare e nel grottesco, in particolare in questo periodo sono ossessionato dal grand soleil o come diavolo si chiama mi è entrato dentro il cervello quella stupida musiketta ke lo definisce il nettare degli dei, a me sembra un semplice sorbetto, come li vendono a città mercato a 2 euro al litro e nn 2 a vaschetta 250 grammi la vasketta!!!

Unknown ha detto...

Dunque, tutti sanno che lo scopo di ogni publicità è far parlare di sè, non importa se bene o se male. Il fatto che lo scoiattolo spenga uun incendio con i suoi gas intestinali potrebbe far alludere al fatto che la cingomma provoca meteorismo e questo non è sicuramente un aspetto positivo. Ma alla fine ciò che rimane del messaggio non è il meteorismo in se, ma l'immagine dello scoiattolo che è buffo.
Quindi tutti non parleranno delle cingomme, oggetto della pubblicità, ma dello scoiattolo che fa la pubblicità delle cingomme.
Insomma alla fine se ne parlerà comunque. Per i pubblicitari la missione è compiuta.